El Salvador, secondo gli attuali indirizzi programmatici della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, fissati nel Documento triennale di programmazione e indirizzo (DTPI) 2021-2023 e confermati dal DTPI 2024-2026 in fase di approvazione, è considerato Paese prioritario per la nostra cooperazione.
Per questo, nella capitale San Salvador è presente la Sede Regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con competenze sui Paesi dell’America Centrale (El Salvador, Belize, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama), Repubblica Dominicana, Haiti e i piccoli Stati insulari dei Caraibi.
Nel 2021 è stato firmato l’Accordo Quadro di Cooperazione allo Sviluppo tra i Governi di El Salvador e Italia.
La Sede AICS di San Salvador gestisce un totale di 31 iniziative, di cui 23 in esecuzione in El Salvador (20 a livello nazionale e 3 a livello regionale).
Attualmente in El Salvador (a livello nazionale e regionale) viene impiegato il 48% dei finanziamenti totali nella Regione.
Sono attivi al momento tre crediti d’aiuto nel Paese nei settori dell’educazione, patrimonio culturale e sviluppo urbano e giustizia.
In El Salvador gli aiuti vengono erogati sia sul canale multibilaterale (in collaborazione con UN Women, CIHEAM, SICA, IILA), sia tramite progetti realizzati con Enti pubblici e ministeri salvadoregni. Ulteriori collaborazioni attive sono quelle con Enti pubblici e università italiane, tra le quali si ricordano le iniziative con l’Università degli Studi Roma La Sapienza, Università Roma Tre, Università di Palermo, Università di Pavia, Politecnico di Milano, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, e con in iniziative affidate e/o co-eseguite da ONG italiane presenti sul territorio (EducAid, ISCOS, Save the Children, Soleterre e Africa ‘70).
Settori prioritari d’intervento per la nostra Cooperazione in El Salvador sono: Ambiente e Agricoltura, Educazione, Giustizia e Diritti Umani, Salute, Patrimonio Culturale e Sviluppo Urbano.
Si segnala in particolare l’iniziativa Nacer con Cariño”, avviata nel 2024 e realizzata dall’Università di Pavia, con l’obiettivo di ridurre la morbilità e mortalità materno infantile in El Salvador. Con questa iniziativa si rafforza la Ley Nacer con Cariño (2021) e le politiche del governo salvadoregno rispetto alla salute materno-infantile.
La Sede AICS di San Salvador partecipa attivamente alle riunioni del Gruppo di Donatori di El Salvador, gestito dall’Ufficio del Coordinatore Residente delle Nazioni Unite, nonché agli incontri del Gruppo Umanitario Paese e del Gruppo Locale per l’Educazione di El Salvador (GLE). Altrettanto importanti sono gli spazi di coordinamento con la Delegazione dell’Unione Europea, che raccolgono e armonizzano gli interventi delle agenzie di cooperazione dei Paesi Membri UE presenti in El Salvador. In questo ambito stiamo analizzando possibili sinergie nel settore della salute materno-infantile.
Si mantiene inoltre un costante e fruttuoso dialogo con l’Agenzia di Cooperazione di El Salvador (ESCO) e con la Segreteria Tecnica del Finanziamento Esterno (SETEFE) del Ministero degli Esteri di El Salvador, al fine di promuovere il coordinamento e l’efficacia delle iniziative di cooperazione in corso e in programmazione.
Molto attive anche le relazioni con il gruppo di ONG italiane presenti nel Paese, con le quali si realizzano periodiche riunioni di coordinamento e attività di monitoraggio sul terreno.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in El Salvador, è possibile consultare il sito Web e canali della Sede Regionale AICS di San Salvador.
PROTOCOLLO D’AZIONE PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI DELLA COOPERAZIONE.
Il “Protocollo d’azione per la sicurezza degli operatori della cooperazione” rappresenta una guida a disposizione dei cooperanti che mira a diffondere una cultura della sicurezza presso le OSC. Le indicazioni riguardano tutti gli aspetti dell’attività del cooperante all’estero, dalle precauzioni da assumere prima della partenza, ai comportamenti da adottare in contesti politici e culturali “a rischio”, fino a richiamare il fondamentale ruolo di coordinamento ed indirizzo della rete diplomatico-consolare al verificarsi di una crisi.
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